lunedì 4 maggio 2009

Morte di una forca



Ovvero: L'importanza dei Dettagli.




Ero lì, col sole che mi sbatteva sugli avambracci, talmente placido al semaforo che nemmeno mi andava il surplace.


Le 13 di una domenica di sole a Maggio sembrano un buon momento per aspettare il verde, no?
Son tutti a tavola, nessuno in giro. L'occhio scivola da un cornicione al marciapiede, dal platano con le foglie nuove allo scintillio del bullone dell'anteriore. A quella sottile crepa velata di ruggine, insignificante.
Un dettaglio minimo sul forcellino della forca.


Cosa saranno mai 5, al massimo 7 millimetri in confronto ai kilometri che una bici percorre nella sua vita? In confronto ai kilometri che scorrono sotto un uomo nel corso della sua vita? In confronto alle distanze inimmaginabili che l'Uomo ha percorso da quando ha mosso il primo passo sulla Terra?


Pochi millimetri: la morte di una forca.




O la mano esperta di un buon saldatore...


3 commenti:

  1. cercati un saldatore bravo e senti cosa ti dice...

    ciclista fai da te? aiaiaiaiaiaiai!

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  2. Yeah! me la porto in ciclofficina che li van matti per la saldobrazatura.
    Comunque, per evitare di farmi saldare anche un paio di denti davanti, ho già montato una forca sostitutiva.
    Che poi è quella di sto benedetto telaio su cui sposterò tutta la componentistica di Gloria.

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